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Politica

31/12/2018

Quanta acqua sotto i ponti è passata dal mio ultimo post.

La realtà fotografata nel 2014, quella di un M5S che designa un "direttorio" di intermediari, quando la promessa iniziale era quella di disintermediare il rapporto tra elettori e istituzioni, ci parla di una struttura che deve ricalcare la formula dei partiti politici, per poter "saltare fuori" dalla impraticabilità della democrazia diretta.

05/11/2014

All'indomani della designazione del "direttorio" di cinque responsabili da parte di Beppe Grillo (ecco finalmente le famose cinque stelle), vediamo i primi frutti di questa "delega".

Personalmente credo che ragazzi come Di Battista e Di Maio non vedessero l'ora di poter liberamente scegliere a quale TG o in quale trasmissione portare un contraddittorio alla boriosa falsità imperante.

Qualcuno dirà che li ha designati LUI, senza che la base votasse.

Io dico che, per superare il classico partito verticistico, pensare ad un movimento continuamente plebiscitario non sia solo utopistico, ma anche molto pericoloso.

Di questo male stava morendo il movimento, tendere all'utopia, sbandierarla, e poi dover gestire la realtà di un movimento di massa con gli unici strumenti che l'umanità ha ora "pronti" e funzionanti; cioè la leadership (senza il carisma di Grillo avrebbero fatto poca strada) e una classe dirigente.

Finchè questa dirigenza rimaneva camuffata con la maschera dell' uno vale uno (demagogico, perché è vero che abbiamo gli stessi diritti ma non lo stesso "valore", nel senso di capacità), i rischi di una "presa" dittatoriale di stampo totalitario erano "nelle cose".

La volontà del capo finiva per coincidere ideologicamente con quella sfaccettata e non sempre coerente o strategica della base.

Una dinamica inquietante.

Prendiamo il "buono" dei partiti, un leader e una classe dirigente, con garanzie di ricambio e trasparenza, non sono solo elementi necessari, ma genuinamente democratici.

Già diventare un partito come quello sognato da Berlinguer non sarebbe male, lasciando ai posteri la realizzazione di utopie che rischiano di avverarsi sotto forme di distopie pericolose.

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