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EMANUELEBAROZZI
Mercato Monumentale
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Incontro al cimitero,
un’epoca assurda.
Come un conto in banca,
vecchio di cinquecento anni.
O una promozione sul lavoro,
ogni secolo di anzianità.
Vedo il gesto forte,
di un liberismo liberty,
d’acciaio e volatile.
Solo i piedi ancora pesanti,
in ciabatte di ferro,
ottocentesche.
Al Monumentale riposa,
l’umanità dannunziana,
sfida dei soldi al dolore,
ufficio egizio e giardino,
piramide del capitale,
enormemente nascosta.
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​
(Mentre meno potenti,
noi vivi, solo viviamo,
come e dove volevano,
nel mercato monumentale.)
E questi uomini ferri da stiro,
con vocabolario d’atleta,
o da militare, solcarono i cieli,
sprofondarono nel mare.
Poi lanciarono enormi sassi,
nella Stonehenge meneghina,
perché ricordassimo i loro passi,
ma non cosa c’era prima.
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