top of page

Mercato Monumentale

​

Incontro al cimitero,

un’epoca assurda.

Come un conto in banca,

vecchio di cinquecento anni.

O una promozione sul lavoro,

ogni secolo di anzianità.

 

Vedo il gesto forte,

di un liberismo liberty,

d’acciaio e volatile.

Solo i piedi ancora pesanti,

in ciabatte di ferro,

ottocentesche.

 

Al Monumentale riposa,

l’umanità dannunziana,

sfida dei soldi al dolore,

ufficio egizio e giardino,

piramide del capitale,

enormemente nascosta.

​

​

 

​

(Mentre meno potenti,

noi vivi, solo viviamo,

come e dove volevano,

nel mercato monumentale.)

 

E questi uomini ferri da stiro,

con vocabolario d’atleta,

o da militare, solcarono i cieli,

sprofondarono nel mare.

 

Poi lanciarono enormi sassi,

nella Stonehenge meneghina,

perché ricordassimo i loro passi,

ma non cosa c’era prima.

bottom of page